L’Edizione 2024: Acqua
Altolivenzafestival compie trent’anni, e cogliendo il tema di quest’anno, dobbiamo dire che di ‘acqua sotto i ponti’ ne è passata davvero tanta! Nato nel 1994, il Festival ha sempre avuto come primo obiettivo quello di valorizzare le comunità e i territori toccati dal fiume Livenza, incentrando la propria azione culturale sulla musica. Tutta la musica, perché quella bella (e ben eseguita) non ha confini di genere, epoca o linguaggio.
Il tema dell’Acqua sottolinea proprio questa idea, la dimensione trasversale della musica, la sua capacità di connettersi con i luoghi e le altre arti, come la danza o il teatro, per raccontare quello che siamo stati e quello che siamo oggi. Allora l’acqua, elemento così prezioso per la vita, diventa la via ideale per scoprire le ricchezze dell’Alto Livenza, attraverso eventi musicali che spaziano dalla polifonia del Cinquecento al jazz, dalle ballate del Trecento italiano all’omaggio di Peppe Servillo a Domenico Modugno, magari facendo tappa nella Venezia di Vivaldi.
L’edizione del 2024 conserva quindi tutti gli elementi che contraddistinguono da sempre Altolivenzafestival: l’attenzione alla qualità degli interpreti, con tanti artisti di livello internazionale, senza tralasciare le giovani promesse, a cui come di consueto dedichiamo un apposito spazio per crescere ed esibirsi.
Quest’anno ci siamo anche impegnati in una vera e propria operazione di recupero delle musiche del nostro territorio, trascrivendo e presentandovi in prima esecuzione moderna (6 settembre) la grande Messa per l’Assunzione di Pietro Alessandro Pavona, il più importante musicista del Friuli del Settecento. Se invece avete voglia di ascoltare musica sorseggiando qualcosa di fresco, il 21 settembre vi aspettiamo a San Vito, dove oltre al drink vi offriremo un viaggio all’insegna di ritmi e melodie jazz tratti dai paesi del Mediterraneo. Insomma, l’acqua è davvero un elemento naturale che ha saputo ispirare la creatività musicale in ogni epoca, ed è per questo che vi proponiamo di scoprirne i tanti significati in alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra regione.
Questa edizione è la mia prima da direttore artistico. La sfida me l’ha lanciata il mio predecessore, Sandro Bergamo, anima instancabile al servizio della cultura. Io la accetto, sapendo che accanto a me c’è un gruppo di persone appassionate e capaci di aiutarmi. Lavoriamo per raggiungere gli stessi obiettivi, assieme, come una vera squadra. E così faremo sempre.
Elia Pivetta – Direttore artistico